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24 Ore di Spa: vittoria Lamborghini in ProAm e podio in Silver Cup

25 Ottobre 2020

Sandy Mitchell, Ricky Collard, Rob Collard e Leo Machitski vincono la 24 Ore di Spa in Classe ProAm al volante della Huracán Gt3 Evo n. 77 del team Barwell Racing.

La scuderia britannica centra con Lamborghini un nuovo successo nella grande classica dell’endurance, dopo la vittoria nel 2019 il podio 2018 in Classe Silver. E una nuova affermazione per il Lamborghini GT3 Junior Driver Mitchell, sempre parte dell’equipaggio Barwell in tutte e tre le edizioni. Per la prima volta nella sua storia la 24 Ore si corre ad ottobre anziché d’estate: pioggia, basse temperature e le poche ore di luce hanno messo a dura prova non solo le vetture ma anche i piloti e i team.

La gara inizia alle 16.00 di sabato, con otto Lamborghini Huracán GT3 Evo in griglia su un totale di 56 vetture GT3 divise nelle categorie Pro, Silver, ProAm e Am. La n. 77 scatta dalla quarantunesima posizione, quarta di categoria, e inizia subito una spettacolare rimonta. Al termine della prima ora viaggia in 35esima posizione, dopo sei ore è già 26esima e terza della ProAm. A due ore dal termine Machitski lascia a Mitchell la vettura in testa alla categoria per lo stint finale, da correre sotto la pioggia fitta e rallentato dall’ennesimo Full Course Yellow. Dopo 24 ore e 521 giri completati sul tracciato di 7 km, lo scozzese ha tagliato il traguardo in 15esima posizione, staccando di un giro il primo dei suoi inseguitori.

Da segnalare inoltre il terzo posto in Silver Cup per Baptiste Moulin, Taylor Proto, Hugo Chevalier, Florian Latorre, sulla Huracán GT3 Evo n. 555 dell’Orange 1 FFF Racing Team.

Delusione a testa alta in Classe Pro. I Lamborghini Factory Driver Andrea Caldarelli, Dennis Lind e Marco Mapelli dominano a lungo la corsa, alternandosi al volante della Huracán Gt3 Evo n. 63 del team Orange 1 FFF Racing. Ma quando la vittoria sembra a portata di mano, Lind perde il controllo della vettura sull’asfalto insidioso della Eau Rouge, andando a sbattere contro le barriere. Finita prematuramente anche la gara dell’altro equipaggio Factory, composto da Albert Costa, Giacomo Altoé e Franck Perera sulla n. 163 del team Emil Frey Racing.
 

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