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Miloš Pavlović: professione pilota

8 Aprile 2021

Miloš Pavlović è un pilota esperto, con un curriculum variegato e vincente. Dopo i primi passi compiuti nei kart nella ex Jugoslavia, sua terra di origine, e in Italia, ha costruito una carriera nelle monoposto, arrivando sino alla GP2, per poi passare alle vetture GT. Il serbo oggi è un pilota al top della categoria.

Impegnato durante lo scorso anno nel Lamborghini Super Trofeo Europa con Target Racing, al fianco del giovane Raul Guzman, Pavlovic è un pilota chiave dell’universo Lamborghini. Dopo aver inseguito il sogno Formula Uno, Pavlovic è diventato Lamborghini dopo un lungo e articolato percorso: "La mia carriera è stata piena di alti e bassi - dice Miloš-, ma sono felice dei traguardi che ho raggiunto".

Il cammino agonistico di Pavlović inizia nel karting nella ex Jugoslavia, nel 1991, dove vince due campionati nazionali, per poi trasferirsi in Italia all’età di 12 anni, proseguendo la propria formazione motoristica. 

Nonostante la tenera età, in pochi anni riesce a ritagliarsi un ruolo di rilevanza internazionale, grazie anche agli ottimi risolutati ottenuti nel Mondiale CIK FIA di Suzuka del 1996. “Ho disputato il campionato del mondo di karting del 1996, all'epoca era in gara unica. Bisognava semplicemente andare sul tracciato e vincere. Molto probabilmente sono stato leader per meno di un giro, quel tanto che bastava per arrivare primo. Giorgio Pantano era uno dei miei avversari principali, per me uno dei migliori piloti della mia generazione. Tra i partecipanti c’erano anche Jenson Button e Fernando Alonso, insomma una griglia di partenza di tutto rispetto.”

Sin dall’inizio Miloš ha poche risorse economiche a disposizione, non avendo una famiglia alle spalle in grado di aiutarlo e non riuscendo a trovare sponsor nella sua terra di origine, flagellata durante gli anni ‘90 da una situazione socio-politica molto difficile. “Nel 1996 non ero seguito da un team, feci tutto da solo con l’aiuto del mio fornitore di motori, il quale riuscì a trovare per me un ottimo telaio. Infatti, se si guarda la classifica del mondiale giapponese, si può notare che non c’è il nome di nessuna scuderia accanto al mio. Quella vittoria è stato un momento speciale.”

Dopo quell’importante successo, Pavlović si trasferisce in Inghilterra per debuttare nel mondo delle monoposto, partecipando alla Formula Vauxhall. “Dovetti decidere se tentare seriamente una carriera nel motorsport. Andai a vivere a Milton Keynes, rimanendoci per quattro anni.”

Nel 2002 Miloš vince il Campionato Italiano di Formula 3, per poi passare alle World Series by Nissan nel 2003t, classificandosi terzo e proseguendo nella serie dopo l’arrivo del marchio Renault. “Spesso non avevo i fondi necessari per coprire tutta la stagione, ma in qualche modo sono sempre riuscito a farcela. In Inghilterra avevo circa la metà del budget che sarebbe servito a completare l’anno, così come nelle World Series by Renault del 2005. Spesso penso a dove ho trovato la forza per andare avanti”. 

Dopo alcune gare in GP3 e GP2 il pilota serbo conclude la sua carriera nelle vetture a ruote scoperte e decide di passare al GT, grazie a Lamborghini. Nel 2014 vince il Lamborghini Super Trofeo Europa e le World Final a Sepang: “Il Super Trofeo è un campionato fantastico, che permette ai giovani piloti, soprattutto a coloro che provengono dalle monoposto, di avviare una carriera proficua nelle GT. Lamborghini mi prese sotto braccio dopo aver fatto alcune gare nel Super Trofeo nel 2011, accogliendomi molto bene. Lavoro per l’azienda e sono felice di questo, essendo consapevole dell’opportunità che mi è stata data”. 

Nel 2020, dopo aver disputato gare come la 24 Ore di Daytona e Spa-Francorchamps, Pavlović è tornato a correre nel Super Trofeo Europa in coppia con Raul Guzman, vincendo una gara e conquistando quattro podi. In questa stagione è pronto a dividere l’abitacolo col connazionale Petar Matić, nuovamente a bordo di una Lamborghini del team Bonaldi Motorsport: dopo quasi 30 anni di carriera Miloš è pronto a mettersi nuovamente in gioco. 

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