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Lamborghini chiude la Modena Cento Ore con stile

20 Ottobre 2020
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Dopo quattro giorni e 1000 chilometri, due storiche Lamborghini del Mudetec hanno tagliato il traguardo della Modena Cento Ore 2020. Considerata una delle competizioni più scenografiche e dinamiche al mondo, quest'anno la gara emiliana ha scelto di celebrare la sua ventesima edizione con un itinerario molto speciale. Partite da Roma, le auto hanno sfrecciato lungo strade chiuse al traffico, attraverso città meravigliose come Perugia, Orvieto e Arezzo, facendo tappa in alcuni leggendari templi della velocità motorsport come Magione, Imola e il Mugello, prima di raggiungere la bandiera a scacchi a Modena, in Piazza Roma.

Ad accrescere l'allure di eleganza, stile e nostalgia vintage dell'evento ci hanno pensato due classiche Lamborghini del passato: una Countach 25° Anniversario del 1990 e una Jarama GTS del 1973. Con i suoi esterni in Tahiti Blue e interni in pelle naturale, la Jarama GTS è uno splendido esempio della velocità e del confort delle granturismo degli anni '70, mentre la Countach, ancora vestita con la sua livrea originale argento metallizzato, costituisce un vero e proprio pezzo da collezione: fu infatti l'ultimo esemplare a uscire dalle linee di produzione di Sant'Agata Bolognese.

Entrambe le vetture sono state concesse per l'occasione dal Mudetec, il Museo delle Tecnologie Lamborghini. Al volante della Countach c'era Emanuele Pirro, leggenda delle quattro ruote e cinque volte vincitore della 24 Ore di Le Mans. La gara ha reso omaggio al design e alle tecnologie automotive delle classiche italiane, regalando emozioni uniche tanto agli spettatori quanto ai partecipanti. Com'è naturale, le due Lamborghini hanno chiuso in splendida forma, dimostrando ancora una volta il livello di eccellenza tecnica e affidabilità del brand.

Pirro ha colto perfettamente lo spirito adrenalinico del momento, commentando: "Non avevo mai guidato una Countach prima d'ora, ma è stato amore a prima vista. Con la sua potenza trasmette sensazioni pure, immediate. Sedersi al volante di un autentico pezzo di storia dell'automobilismo è stata un'esperienza indimenticabile."

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